ABC del pallet
Come è fatto un pallet, guida alla scelta
Quando parliamo di pallet o bancali parliamo di un tipo di imballaggio destinato al trasporto e allo stoccaggio di materiale vario.
Le misure, le portate e la struttura dei bancali possono variare molto a seconda di come sono stati costruiti.
Capire bene quali sono le esigenze della tua azienda è fondamentale per scegliere il pallet giusto e avere vantaggi economici e sicurezza di utilizzo. Diventa quindi indispensabile avere un linguaggio comune con il tuo fornitore.
Con questa guida vogliamo aiutarti a capire bene come è fatto un bancale e come si chiamano tutte le sue parti. Troverai infatti anche un glossario di tutti i nomi delle strutture che lo compongono e di eventuali trattamenti a cui viene sottoposto.
Questa immagine mostra come è fatto un bancale 4 vie, ossia inforcabile da tutti e 4 i suoi lati, e la sua relativa struttura con i vari nomi.
In questa immagine vediamo un bancale sempre a 4 vie ma perimetrato, ossia con le tavole che lo chiudono formando un perimetro anche sul lato di appoggio.
Qui invece abbiamo un bancale a 2 vie, cioè inforcabile da 2 lati soltanto. Quindi al posto dei zoccoletti troveremo i morali.
GLOSSARIO DEL PALLET
Struttura del pallet, chiamato anche bancale, paletta, pancale, pedana.
Tavola superiore: elemento che costituisce la parte superiore del bancale su cui appoggia la merce. Il numero di tavole può variare a seconda del materiale caricato e del suo imballo.
Traversa: elemento di collegamento tra le tavole superiori e gli zoccoletti. Di norma la traversa è perpendicolare sia alle tavole superiori che a quelle inferiori.
Zoccoletto o tappo: elemento di forma cubica che unisce le traverse del bancale alle tavole inferiori.
Tavola inferiore: elemento che costituisce la parte del bancale che poggia a terra.
Ponticello: elemento formato dall’insieme di zoccoletti e tavole inferiori.
Doppio ponticello: termine usato per descrivere la casistica in cui la traversa e la tavola inferiore sono orientate nello stesso verso e hanno la stessa misura in lunghezza.
Foro luce: spazio utile tra le tavole necessario al passaggio delle forche del muletto o del transpallet per poter movimentare il pallet (vedi foto pallet perimetrato).
Morale: elemento di base che costituisce la parte di appoggio a terra nei bancale a 2 vie e sostituisce la funzione dello zoccoletto.
Aletta: sporgenza delle tavole del piano superiore e inferiore rispetto ai morali o ai tappi. Necessaria per la movimentazione dei bancali con misure o esigenze particolari.
Paretale: pannello pieghevole adattabile al perimetro del pallet che permette di ottenere una cassa.
Glossario del pallet: classificazioni principali
Pallet a 4 vie: inforcabile col muletto o con il transpallet da tutti e 4 i lati.
Pallet a 2 vie: inforcabile col muletto o con il transpallet da 2 lati soltanto.
Pallet standard: utilizzato in particolari circuiti che risponde ad accordi internazionali (tipo Epal, pallet CP, pallet Düsseldorf) e rispetta determinate misure permettendo uno scambio alla pari tra le aziende.
Pallet fuori standard: che non rispetta le caratteristiche degli standard, spesso costruito su misure richieste dal cliente.
Pallet americano: con caratteristiche simili ai 2 vie ma con speciali scanalature sui morali che permettono di inforcarlo dai 4 lati con muletto e da due lati con transpallet.
Pallet perimetrato: con tavole inferiori di perimetratura che lo ‘chiudono’ creando un riquadro rendendolo più stabile e resistente.
Pallet contrario: le tavole superiori sono posizionate dal lato della larghezza anziché quello della lunghezza.
Pallet a piano pieno: il piano superiore del bancale ha le tavole che riempiono completamente o quasi la superficie di appoggio.
Pallet reversibile: che può essere usato indifferentemente dal lato superiore o inferiore perché ha la stessa struttura.
Altre classificazioni:
Pallet impilati: quando vengono accatastati uno sopra l’altro.
Pallet incrociati: quando vengono accatastati e incrociati quando la struttura lo permette, ottimizzando lo spazio in fase di carico e stoccaggio.
Pallet selezionato: bancale usato che viene scelto in quanto integro per essere riutilizzato.
Pallet ricondizionato: bancale usato che viene riparato e rimesso in circolo.
Pallet a perdere: bancale usato che non viene recuperato dall’azienda utilizzatrice una volta spedito.
Pallet a rendere: ossia dimensionato in maniera tale da essere utilizzato più volte nei vari cicli produttivi. Dove lo scambio di merce è elevato si utilizzano degli standard, tipo Epal o altri circuiti. In questo modo si velocizzano i rientri dei bancali con le medesime caratteristiche.
Portata statica del pallet: peso che un pallet può sostenere quando è fermo a terra.
Portata dinamica: peso che un pallet può sostenere se viene movimentato.
Glossario del pallet: trattamenti e lavorazioni
Trattamento fitosanitario (HT): trattamento termico ad alta temperatura (56 °C) che viene fatto in apposti forni per eliminare eventuali micro organismi presenti nel legno vergine che possono intaccare ecosistemi differenti. Obbligatorio per esportazioni e le importazione al di fuori del mercato dall’Unione Europea. Esso si basa su una normativa internazionale denominata ISPM15- FAO e regolata dagli organi di controllo dei vari stati.
Trattamento di essicazione: trattamento volto alla riduzione della percentuale d’acqua naturalmente presente all’interno del legno fresco. Spesso richiesto per trasportare materiali altamente suscettibili che altrimenti risentirebbero del contatto diretto con l’umidità dell’imballo.
Lavorazioni:
Pallet smussato: particolare lavorazione volta a eliminare gli angoli a spigolo vivo per vari motivi (utilizzo di pallettizzatori automatici, utilizzo di imballo con cellophane ecc.).
Scanalatura o bisello: lavorazione fatta di solito sulle tavole inferiori, di un certo spessore, per facilitare l’ingresso delle pale del muletto o del transpallet (tipo l’Epal).
Fresatura: particolare lavorazione fatta sui morali di base, che permette l’inserimento di regge metalliche o plastiche usate per fissare il carico.
Smarchiatura: operazione che ha come fine la rimozione di vecchi timbri per applicarne di nuovi, ad esempio a seguito di un nuovo trattamento ‘HT’.
Listellatura: inserimento di listelli di legno tra materiale che deve essere trattato ‘HT’, per creare spazio, ad esempio tra tavole o morali. In questo modo il trattamento ‘HT’ risulta efficace in tutti gli spazi.
Certificazioni
Certificato HT: certificato relativo al trattamento fitosanitario che attesta l’avvenuto ciclo e riporta i codici identificativi dello stesso.
Certificato FSC: certificazione internazionale specifica per il settore forestale e i prodotti legnosi e non legnosi derivati dalle foreste.
Certificato di Catena di Custodia PEFC: certificazione che dimostra che l’approvvigionamento di prodotti forestali è condotto in maniera legale e sostenibile.
Certificato di origine: documento ufficiale che attesta il luogo di produzione, estrazione o fabbricazione dei materiali.
Altre voci
Sacco barriera: involucro specifico per contenere ed avvolgere i materiali caricati sul bancale da spedire. Ha una funzione protettiva.
Sali disidratanti: piccoli sacchettini contenenti solitamente gel di silice o argilla disidratata, usati assieme al sacco barriera per proteggere l’imballo dall’umidità.